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Montecchio Emilia, Fiera San Marco 2024

PROGRAMMA

FIERA DI SAN MARCO - Montecchio, 25 Aprile 2024

Giovedì 25 aprile - ore 10

Castello Medievale

INAUGURAZIONE UFFICIALE DELLA FIERA CON I SALUTI DELLE AUTORITÀ

Cerimonia di donazione al Comune di Montecchio di un prestigioso orologio a colonna da parte della Scuola di Intaglio e Tarsia di Villa Aiola realizzato su progetto

di Gianni Cartinazzi

Giovedì 25 aprile

Circa 250 bancarelle del mercato

tradizionale nel centro storico di

Montecchio Emilia

Via Zannoni, via Primo Maggio

MERCATO CONTADINO E AGRICOLO

Via J. Del Rio

STAND DELLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

P.le Cavour e via A. Reverberi

MERCATINO DELLE OPERE

DELL’INGEGNO

Castello Medievale

APERTURA STRAORDINARIA

dalle ore 10 alle ore 19

Da mercoledì 24 (pomeriggio)

a domenica 28 aprile

Piazzale Mercato Nuovo

LUNA PARK

Tradizionali giostre per bambini

Giovedì 25 aprile

Profeti in patria

Cammini d’artista in Emilia Romagna

Castello Medievale

L’ARTE DI COLLEZIONARE ARTE UNA RACCOLTA PRIVATA MONTECCHIESE

Mostra ad ingresso libero

dalle ore 10 alle ore 19

La mostra resterà aperta fino a domenica 28 aprile


ALTRE INIZIATIVE


Domenica 28 aprile

dalle ore 8 alle ore 18

Piazza della Repubblica
 e via XX settembre

ROBI VECI

MERCATINO DELL’ANTIQUARIATO

Oltre 100 bancarelle

Iniziativa a cura dell’Associazione

“La Vecchia Montecchio”


Domenica 5 e lunedì 6 maggio

dalle ore 10 alle ore 19

Castello di Montecchio

FERMENTO EMILIA

MOSTRA MERCATO DEI VINI ARTIGIANALI

EMILIANI

Evento organizzato

da Naturalmente Emilia

Informazioni e biglietti su:

www.fermentoemilia.it


1° MAGGIO AIOLESE

Sagra di San Giuseppe Artigiano

46a edizione


PROGRAMMA

ore 8.30 e ore 10

SANTE MESSE IN ONORE DI SAN GIUSEPPE ARTIGIANO


ore 11.30

Inaugurazione della manifestazione davanti alla Chiesa parrocchiale


ore 15

Sfilata in abiti tradizionali del trasporto di latte al Castello


dalle 15.30

Esibizione del gruppo folk Ballincontrà di Thiene (VI)


A seguire

Cottura di una forma di Parmigiano Reggiano

a fuoco di legna nel Casello del ‘700


Attività

Mostre, pesca di beneficenza, mercatino della Parrocchia, intrattenimento per bambini, mercatino dell’ingegno, stand delle Associaizoni di Volontariato, antichi mestieri


MUSEO STORICO DEL PARMIGIANO REGGIANO

Via Copellini, 13 - Monteccho Emilia


ROCCA DI MONTECCHIO EMILIA

Il Castello in Val d’Enza svetta con il suo mastio proprio al centro del paese e la Rocca accoglie al suo interno le testimonianze della storia di Montecchio Emilia: dalle sepolture longobarde alle armi risorgimentali.

La parte più antica tuttora visibile è costituita dalla torre del mastio o torre dell’orologio di impianto duecentesco, sita nell’angolo nord-est, mentre la forma a quadrilatero irregolare con cortile interno della struttura è ascrivibile ad epoche successive.

La torre dell’orologio emerge, dal corpo dell’edificio merlato, al pari di una torre minore che l’affianca sul lato di nord-ovest. Entrambe sono provviste di un giro completo di piombatoi e di merlatura ghibellina coperta dal tetto. 

Ancora osservabili sono inoltre tratti delle mura di cinta con le basi dei tre torrioni perimetrali e residui della fossa. Il circuito delle mura urbane, di cui sopravvivono parti delle cortine, era costituito da un muro con scarpa, dotato di torri quadrangolari agli angoli e rompitratta lungo i lati.

Vi si aprivano due accessi, la “porta Vecchia” a settentrione, demolita nel 1874, e la “porta Nuova”, sita all’inizio della Via Veneto verso sud, abbattuta nel 1902. La copertura del cortile d’armi interno va invece collocata nel 1947.

Recenti lavori di scavo archeologico, nei sotterranei, hanno messo in luce antiche fondazioni del Castello e un vasto Sepolcreto carolingio (sec. VIII-X).


UN PO’ DI STORIA

Il Castello sorge su un sito abitato fin dall’epoca romana e barbarica, ma la prima struttura fortificata trova la sua origine nel secolo XI: le prime mura sorgono al di sopra di un più antico sepolcreto, a poca distanza dal guado sull’Enza. Il nucleo fortificato risale all’epoca matildica, come si desume da un documento autografo della contessa Matilde di Canossa datato 1114. 

Durante i secoli successivi il Castello si evolve in una vera e propria struttura militare; la sua posizione strategica e di confine lo rende appetibile ai potenti: inizialmente sotto il controllo del vescovo di Parma e dei suoi vicari, i Vicedomini, passa nelle mani dei Visconti che cedono il Castello a capitani di ventura e alleati come ricompensa, fino all’arrivo degli Este.

Alla dominazione Estense si deve la trasformazione da struttura militare a residenza signorile, in particolare con l’arrivo di Don Alfonso d’Este e la successiva elevazione a Marchesato del territorio (1562).

Alla fine del settecento la struttura viene adibita a carcere, rimanendo tale fino al 1960. Attualmente ospita la Biblioteca comunale ed è sede di eventi e mostre.

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